Tutor del Credito » Mutui » Il Mutuo per ristrutturazione: come funziona?

Esistono diversi tipi di mutuo: mutui per acquistare casa, per ottenere semplicemente liquidità, per una surroga, un consolidamento, ecc. Nel variegato panorama di questa diffusa forma di finanziamento, il mutuo per ristrutturazione è sicuramente uno dei più richiesti.
Come dice un vecchio detto popolare “il tempo è galantuomo”, non risparmia nessuno, nemmeno le case. Se stai cercando, quindi, una soluzione per rimettere a nuovo la tua abitazione, questo articolo fa al caso tuo. Scoprirai come funziona il mutuo per ristrutturazione in dettaglio e quali sono i requisiti per ottenerlo.
Cos’è il mutuo per ristrutturazione
Il mutuo per ristrutturazione si differenzia da altri tipi di mutuo per la sua finalità, per i documenti da presentare e per le modalità di versamento dell’importo.
Prima di tutto devi sapere che si tratta di un finanziamento finalizzato: diversamente dal prestito personale, dunque, deve essere utilizzato per lo scopo preciso per cui viene richiesto; in questo caso, per ristrutturare casa; in particolare, nel mutuo per ristrutturazione sono compresi gli interventi che riguardano un edificio nella sua interezza, quindi sia all’esterno che all’interno: si tratta di trasformazioni sostanziali, come il cambio d’uso, dell’aspetto estetico o delle dimensioni.
Chiunque può avanzare una richiesta per ottenere un mutuo, a patto che possa dimostrare di essere in grado di saldarlo entro i termini definiti dal piano di ammortamento. Per tale scopo, la banca o la finanziaria avvierà l’iter per valutare il tuo merito creditizio: esistono banche date pubbliche e private che conservano informazioni sui finanziamenti richiesti in passato dai debitori e anche eventuali note negative.
Pur essendo un finanziamento finalizzato, tuttavia, esso non prevede l’introduzione di un convenzionato (ovvero di un esercente che riceve il denaro erogato come saldo per la merce acquistata dal richiedente – ciò avviene, per esempio, nel caso del pagamento a rate di un’auto nuova): la somma viene corrisposta direttamente al mutuatario (ovvero a chi ha ottenuto il mutuo), che si impegna ad utilizzarla esclusivamente per il fine dichiarato e a restituirla insieme agli interessi entro i tempi stabiliti dal piano di ammortamento.
Il mutuo per ristrutturazione può avere una durata variabile, ma si può dire che generalmente il rimborso va da 5 a 40 anni, quindi si tratta di un finanziamento a medio-lungo termine, anche se di solito il piano di ammortamento non supera i 30 anni.
La documentazione necessaria
In generale è possibile affermare che per richiedere un mutuo per ristrutturazione ti servano i seguenti documenti:
- un documento di riconoscimento valido;
- il codice fiscale;
- il Certificato di residenza e lo Stato di famiglia;
- l’ultimo documento di reddito;
- la Certificazione Unica;
- i documenti specifici per tipologia mutuo richiesto.
Tuttavia, “ristrutturazione” è una parola con svariate accezioni: non si riferisce solo ai lavori che si possono fare per migliorare l’interno o l’esterno della struttura di un’abitazione, ma anche per il rinnovo degli impianti, per rendere l’edificio conforme alle norme antisismiche, ecc. È possibile riassumere gli interventi di ristrutturazione in tre macro categorie e ciascuna con una relativa documentazione da presentare:
- la manutenzione ordinaria, che comprende i lavori relativi a parti limitate e non strutturali dell’edificio (ad esempio, la riparazione di determinati elementi, il rinforzo della muratura, l’installazione di doppi vetri, ecc.). Non è prevista nessuna concessione edilizia o autorizzazione da parte del Comune e richiede solo il preventivo dell’impresa edilizia o di un professionista del settore (come un architetto).
- la manutenzione straordinaria si riferisce a quegli interventi relativi alla sostituzione, al rinnovo o al rinforzo di parti della struttura, alla realizzazione di servizi igienici, di aree verdi, di stanze, alla ripartizione degli spazi, ecc. Per richiedere il mutuo, bisogna presentare il preventivo dell’impresa edile e un progetto edilizio corredato di autorizzazione o denuncia di inizio attività (DIA, CILA o SCIA a seconda dei casi).
- le grandi opere riguardano trasformazioni drastiche all’intero edificio. Richiedono, oltre al preventivo, la concessione edilizia ed il pagamento di un contributo al Comune.
Detrazioni e incentivi per ristrutturare casa
La Legge di Bilancio 2020 approvata dal Governo “salvo intese” il 15 Ottobre 2019 prevede diversi bonus per chi intende ristrutturare la propria abitazione: incentiva gli investimenti volti all’ammodernamento in chiave green degli spazi abitativi e il rifacimento delle facciate dei condomini (con la possibilità di detrarre fino al 90% delle spese sostenute per il rinnovo di facciate esterne e di giardini).
Il bonus ristrutturazione, in particolare, prevede un rimborso IRPEF del 50% dell’investimento fino a un massimo di €96.000 per singola unità immobiliare. Il sisma bonus, invece, dovrebbe garantire una detrazione dal 50% all’80% per i lavori destinati alla messa in sicurezza contro il rischio sismico.
Se sei intenzionato a richiedere un mutuo per ristrutturazione, puoi richiedere informazioni più dettagliate e un preventivo presso le Agenzie che offrono Mutui. In alternativa, compila il modulo.
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