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Che cos’è un Prestito Personale
Immagine con salvadanaio per l'articolo che spiega cosa sono i prestiti personali

Il prestito personale è spesso la prima forma di finanziamento a cui pensiamo quando sentiamo parlare di “prestiti”, come se l’aggettivo “personale” fosse implicito nel concetto e trascurabile. Sarà certamente capitato anche a te di sentire un parente o un conoscente dire: “Ho chiesto un prestito”. Si tratta, però, di un’imprecisione: esistono diversi tipo di prestito e non bisogna fare confusione.

Se ti interessa approfondire l’argomento, questo articolo descrive in modo dettagliato le caratteristiche del prestito personale, come funziona e cosa serve per richiederlo.

Un po’ di chiarezza

Innanzitutto, bisogna dire che il prestito personale è una forma di credito ai consumatori: è un finanziamento che può essere impiegato solo per scopi personali o familiari.

Va da sé che non possono rientrare nel credito ai consumatori tutti quei prestiti destinati ad attività commerciali o professionali, come l’acquisto di macchinari, di materiali o di attrezzatura per l’ufficio. Ugualmente, non sono inclusi in tale categoria tutti i finanziamenti inferiori a €200 o superiori a €75.000 anche se richiesti da privati. I prestiti che non prevedono il pagamento di interessi o altri costi non possono essere considerati una forma di credito ai consumatori, come quelli per comprare terreni o immobili oppure quelli di durata superiore a 5 anni con ipoteca su beni immobili, gli sconfinamenti, ecc.
Entrano, invece, a pieno diritto nella categoria il prestito senza obbligo di destinazione, quello finalizzato, l’apertura di credito in conto corrente e le carte di credito revolving.

Il prestito personale, quindi, può essere richiesto da privati ed è un finanziamento non finalizzato, ovvero è destinato a soddisfare esigenze di liquidità generiche.

In altre parole, puoi usare il denaro erogato per comprare qualsiasi bene/servizio e provvedere al rimborso tramite rate. A differenza dei finanziamenti finalizzati, che prevedono la concessione di un prestito mirato all’acquisto di un bene/servizio specifico e che introducono la figura di un convenzionato (l’esercente, che riceve la somma direttamente dall’ente finanziario), il credito non finalizzato giunge direttamente nelle mani del richiedente.

Un’altra caratteristica importante del prestito personale è che non richiede nessuna garanzia reale, come ad esempio un’ipoteca: si tratta di un finanziamento abbastanza rischioso per l’istituto finanziario ed è uno dei motivi per cui si svolge una scrupolosa istruttoria atta a verificare il merito creditizio del richiedente e, in alcuni casi, può capitare che il prestito stesso venga rifiutato.

Chi può richiedere il prestito personale

Come già anticipato, puoi richiedere un prestito personale se sei un privato e non intendi utilizzare il denaro erogato per scopi commerciali.
Tuttavia, ogni istituto finanziario si riserverà di accettare oppure di rifiutare la tua richiesta in base a diversi criteri, alcuni specifici di ogni ente.

Fra questi i principali sono:

  • l’età, che deve essere compresa tra i 18 e i 75 anni. Se hai più di 75 anni esistono prodotti pensati ad hoc per te, come la Cessione del Quinto Pensione;
  • la residenza italiana. Non devi essere per forza cittadino italiano, ma se sei straniero devi essere regolarmente residente in Italia;
  • il reddito deve essere dimostrabile, quindi devi avere un lavoro a tempo indeterminato. Anche un contratto a tempo determinato può andare bene, purché il piano di ammortamento termini prima della fine del rapporto di lavoro;
  • il livello di reddito deve raggiungere una certa soglia, variabile di caso in caso, poiché generalmente la banca o l’ente finanziario erogatore impone una rata di rimborso non superiore al 30% dello stipendio netto (perciò, se percepisci un reddito di €1.400 mensili, le rate non saranno superiori a €420);
  • l’affidabilità creditizia, verificata attraverso l’analisi del tuo profilo.

Inoltre, per richiedere il prestito personale devi essere in possesso dei seguenti documenti:

  • documento di identità valido;
  • codice fiscale;
  • documentazione di reddito.

Cosa sapere sui tassi d’interesse

Quando decidi di richiedere un prestito personale, presta attenzione a tutte le voci di spesa correlate. I tassi d’interesse sono valori da considerare. TAN e TAEG sono i più conosciuti e costruiscono un fattore determinante nella scelta del prestito personale.

Il TAN (Tasso Annuo Nominale) è il tasso d’interesse puro: è la somma aggiuntiva dedicata alla banca o alla finanziaria che ha erogato il prestito. Quando si calcola l’importo delle singole rate, il tasso d’interesse effettivo appare più alto del TAN poiché comprende altre spese. Per definire il TAN, quindi, bisogna escludere tutti i costi che non sono inclusi in esso.

Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) rappresenta il costo globale del prestito, comprese le spese accessorie e quelle necessarie per aprire e pagare il finanziamento (polizze assicurative, apertura del conto, gestione della pratica, ecc.).
Il TAEG è forse il tasso d’interesse più importante da valutare, poiché dà un’idea complessiva dei costi aggiuntivi al semplice rimborso del prestito: più basso è il TAEG, minore sarà l’onerosità del prestito.

Per scoprire di più sui prestiti personali e se sei interessato ai Prestiti Personali, compila il modulo e rivolgiti a un Consulente!

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